dal sito dell’IDAHO:
la campagna di quest’anno ha per titolo: RELIGIONI, OMOFOBIA, TRANSFOBIA

Nel mondo, in molti contesti sociali e culturali differenti, la violenza omofobica e transfobica è propagata dalle persone che usano argomenti religiosi per giustificare le loro posizioni. Ma altre voci esistono, ovunque, anche nelle stesse religioni e respingono l’uso della religione per giustificare odio, rifiuto e spesse volte violenza, crimini e spargimento di sangue.

L’obiettivo di questa campagna è quello di smascherare e contrastare l’impatto negativo dei discorsi fondamentalisti religiosi dando visibilità e promozione a quelle voci che lavorano per l’inclusione, la tolleranza e la pace.

IDAHO propone di sottoscrivere un appello che inviti i leader religiosi a non alimentare l’omofobia e la transfobia e ad agire affinché tutte e tutti possano beneficiare dei diritti umani universali.
http://idahomophobia.org/wp/

Appello internazionale alle religioni
In tutto il mondo, in contesti sociali e culturali molto diversi, la violenza omofobica e transofobica viene propagata per mezzo di ragionamenti religiosi tendenti a giustificare tali posizioni.
Queste voci violente, si alzano contro chi intende vivere o vive già, relazioni sessuali e sentimentali con persone dello stesso sesso, e contro persone la cui identità di genere non corrisponde al sesso di nascita.
Pur non essendo l’espressione della vasta maggioranza dei credenti delle varie confessioni, queste posizioni sono nuovamente sollevate con crescente forza, ed esempi di atteggiamenti d’intimazione o di tacita tolleranza alla violenza omofobica e transofobica, si trovano, purtroppo, con facilità in contesti religiosi e sistemi di credenza.
Ma altre voci esistono, ovunque, anche nelle stesse religioni e respingono l’usodella religione per giustificare odio, rifiuto e spesse volte violenza, crimini e spargimento di sangue.
Considerando l’aumento dell’omofobia e della transofobia nel discorso religioso, noi firmatari, pronunciamo con convinzione che:
Le varie confessioni hanno il dovere di denunciare violazioni di diritti umani e fondamentali libertà basati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, sopratutto se queste violazioni sono commesse sulla base di ragionamenti religiosi.
Le gerarchie ecclesiastiche dovrebbero esprimere la loro condanna, in quanto la violenza, l’esclusione, la stigmatizzazione e i pregiudizi diretti contro persone in tutti i paesi del mondo a causa del loro orientamento sessuale o dell’identità di genere, minacciano l’integrità e la dignità di coloro che sono colpiti da questi abusi.
I leader religiosi hanno il dovere di richiamare tutti, sopratutto i credenti, di impegnarsi all’avanzamento e alla protezione di diritti umani e della aturale dignità incondizionata per tutte le persone, indifferente dall’orientamento sessuale o dell’identità di genere. Le religioni dovrebbero sancire il principio che l’orientamento sessuale o l’identità di genere non possano mai essere la base giustificante punizioni, in modo particolare esecuzioni, arresti o reclusione.
Le religioni dovrebbero respingere una visione oppressiva della religione e promuovere la religione come strumento di liberazione e di pace. Le religioni dovrebbero rimanere fedeli alle loro credenze di base e non creare delle categorie speciali di esseri umani, contro cui atti di violenza possano essere giustificabili. Tutte le religioni dovrebbero offrire un’accoglienza sicura e il rispetto di tutti gli esseri umani.