Mercoledì 7 dicembre ore 21.00 

Teatro di Rifredi

Via Vittorio Emanuele 303 – 50134 Firenze – tel.: 055 4220361

www.toscanateatro.it

stralci, ricordi, commenti e polemiche dall’omonimo libro di Sciltian Gastaldi
liberamente interpretati da Fabio Canino
a cura di Angelo Savelli
con Giulia Bravi, Elena D’Anna, Stefano Gragnani,
Lorenzo Micheli, Filippo Rak
e con Simone Vassallo – percussioni, Niccolò Giordano – tastiera,
Gabriele Mori – Voce, Leonardo Cecinati – Basso

Fabio Canino torna al Teatro di Rifredi dove negli anni ‘90 iniziò la sua folgorante carriera di attore/intrattenitore/provocatore con un inaspettato Gian Burrasca per bambini (…ma un po’ Gian Burrasca è sempre rimasto…) seguito a ruota da uno sfacciato e divertente Making porn e dal suo indimenticabile Fiesta, omaggio trash, ma non solo, al mito di Raffaella Carrà. Canino è senz’altro il personaggio dello spettacolo italiano più adeguato, per storia e carattere, a portare sulla scena stralci di questo ironicissimo romanzo di Gastaldi che racconta l’evoluzione del costume italiano, dagli anni ’70 al fatidico 2000, attraverso la musica, il cinema, la  letteratura, la televisione, le icone gay e i turbamenti di un giovane metrosessuale (o bisessuale, se preferite) che a cinque anni inizia ad avere dubbi sul suo orientamento sessuale trovando irresistibili sia le spaccate di Heather Parisi che lo sculettare di Miguel Bosè. La televisione commerciale, in quegli anni innocente e non ancora “cattiva sorella”, sarà la sua vera babysitter all’interno di una famiglia bislacca ma tipicamente italiana: papà nella Guardia di Finanza, mamma ex cantante di piano-bar, fratello neofascista iscritto al MSI e sorella omofoba e integralista cattolica che durante la storia sforna tredici figli.