J.R. aveva quattordici anni quando, nel 2011, si è tolto la vita per esasperazione e isolamento: esasperato dalle continue minacce di chi, a scuola e sul web, lo perseguitava e, isolato perché sentiva che nessuno poteva aiutarlo. La sua colpa? Essere omosessuale. Un episodio agghiacciante, tristemente balzato all’onore delle cronache ma che, come tanti altri, purtroppo è stato dimenticato in fretta. Il regista cagliaritano Giovanni Coda, già al TGLFF 2013 con Il rosa nudo, ne ricorda la dolorosa memoria, dando voce a chi, come J.R., è stato vittima dell’omofobia. Un film sperimentale che, combinando cinema tradizionale, interviste e videoarte, riprende una performance della durata di ventiquattro ore pensata per mettere in scena e denunciare l’inadeguatezza della nostra società di fronte a tematiche più che mai attuali.
Bullied to Death depicts a 24 hour performance against homophobia through the real stories of teenagers worldwide that experience severe bullying episodes at school, from their own families and on the web, as a result of their coming out about their sexuality.
The movie is centered on the life of a 14-year-old American boy, who committed suicide in 2011 in a careless, inadequate society which is confused, cruel, and unable to solve the increasing violence that deviates towards pathology especially when gender-related matters are at stake.
The movie is without a precise place identification, thus representing all the possible places where these tragedies can happen. Actually, the whole world represents the ideal stage to set the film.
In programmazione
Sabato 12 novembre 2016 ore 17:30
Alla presenza della regista