Il film di apertura del Florence Queer Festival torna in sala: quarant’anni di storia delle discoteche italiane fino al loro declino riassunte in un documentario dal sound unico.
MERCOLEDì 6 Ottobre ore 16.00 e 18.30
GIOVEDì 7 OTTOBRE ore 16.30 e 21.00
MERCOLEDì 13 OTTOBRE ore 18.30
Un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno. Quattro generazioni che vogliono essere “messe in lista” per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione, dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte. Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda. Questa è la storia del Piper, del Bang Bang, dello Space Electronic, dell’Altromondo, della Baia degli Angeli, del Cosmic, dell’Easy Going, dell’Histeria, del Plastic, del Kinki, dell’Ethos, del Macrillo, del Movida, del Diabolik’a, del Vae Victis, dell’Exogroove, del Big, dello Studiodue, di Le Cinemà, del Cocoricò, dell’Imperiale, dell’Insomnia, del Kama Kama, degli Angels of Love, dell’Echoes, dell’Alterego, del Tenax…
Una miniera di storie underground, una costellazione di scenografie e riti neotribali che riaffiora attraverso gli archivi privati fotografici e video dei protagonisti: impresari, dj, produttori discografici, buttafuori, animatori, frequentatori, performers.
Disco Ruin nasce dalla fascinazione evocata dalle rovine di centinaia di discoteche abbandonate in tutta Italia. Le “cattedrali del divertimento” sono state i più potenti luoghi di aggregazione per diverse generazioni. Hanno spostato migliaia di persone di tutte le classi sociali su e giù per l’Italia. Da qui l’esigenza di narrare questo spaccato di società italiana. I protagonisti ci hanno aperto le porte del loro “Altromondo”. Una parabola che attraversa il costume e la vita delle generazioni che si sono succedute sulle piste. Le testimonianze di chi l’ha vissuta, di chi ci ha suonato, di chi ne è stato il protagonista. Storie che raccontano le trasformazioni della nostra società nelle sue ore di svago ed eccessi, in ambienti in cui le classi sociali si mescolano. Momenti in cui la libertà di esprimere il corpo, la sessualità, l’individualità e la creatività sono leciti, quasi necessari, vagheggiando ognuno “quindici minuti di celebrità” per provare a essere “re per una notte” – Note di regia
In collaborazione con Florence Queer Festival
REGIA: Lisa Bosi e Francesca Zerbetto
ANNO: 2020
PAESE: Italia
DURATA: 115 min
LINGUA: v.o. ita
INGRESSO: 6€ intero/ 5€ ridotto