C’è un nuovo queer in città
In un anno in cui il reato universale è stato spesso affiancato alla comunità queer, il desiderio di fare contro-narrazione è stato per noi un faro guida imprescindibile. La programmazione di quest’anno abbraccia famiglie di ogni tipo, mostra le conseguenze della guerra in Ucraina, esplora l’autodeterminazione dei corpi e le vite delle persone non binary e transgender.
Celebriamo chi ha fatto la storia del movimento LGBTQIA+.
La nostra dichiarazione d’intenti è forte e chiara e prende il via con la première di Our Son – storia di una coppia omogenitoriale – alla presenza del regista Bill Oliver e del co-sceneggiatore Peter Nickowitz – e si conclude con la riscoperta di Brotherhood, film danese del 2009 scelto per ricordare la pericolosità del discorso d’odio. Gli audiovisivi diventano dunque un mezzo per fare attivismo, tramite storie di resistenza in cui i legami di famiglia attraversano in modo intersezionale l’intera edizione. Come la nostra rinnovata area baby, in collaborazione con Famiglie Arcobaleno e Spazio Co-Stanza, un luogo ideato per permettere ai genitori di accedere a spazi vitali di consumo culturale e visibilità.
All’indagine sul presente, uniamo l’analisi verso l’industria dell’audiovisivo e le sue rappresentazioni, spaziando dall’ancora divisivo La Vita di Adele al fenomenale successo di Barbie. In un panorama che ha visto moltiplicarsi gli schermi e le possibilità di racconto, rimane centrale anche l’attenzione verso la serialità e la sua fruizione condivisa in sala. Quest’anno, siamo felici di presentare una delle nostre anteprime nazionali più prestigiose: The Night Logan Woke Up, la travolgente miniserie scritta e diretta da Xavier Dolan. La volontà di accogliere le dinamiche distributive odierne si riflette anche nelle collaborazioni con le piattaforme di streaming, come IWONDERFULL e ErikaLustFilm, che saranno protagoniste della serata dedicata al porno d’autore, con occhio critico, introspettivo, body positive e transfemminista.
Il desiderio di esplorare nuovi territori si concretizza anche attraverso l’impegno con le scuole.
Tornano la matinée per studenti, curata da Ireos Scuola e Lanterne Magiche, e l’appuntamento con Queer Animation ideato insieme a TheSign – Comics & Arts Academy. Questa sezione rappresenta un concorso unico in Italia ed esplora le identità LGBTQIA+ attraverso il formato breve del cortometraggio d’animazione. Attività alle quali si aggiunge il premio speciale “Best Storyteller”, in partnership con NYU Florence, e la masterclass di sceneggiatura tenuta da Writing Monkeys.
In un contesto in cui esistono molteplici alternative ai festival, noi rivendichiamo l’importanza della condivisione, immaginando modi sempre diversi di vivere gli spazi. Ed è così che la sala si trasforma all’occorrenza in spazio prole, sala giochi, luogo d’incontro per le pizzate del sabato sera e molto altro. Un epicentro creativo che mette le basi di un’identità nuova, in grado di convincere piccole e grandi realtà che il Florence Queer Festival è quel luogo inclusivo a cui affidare le proprie storie. Qui e ora. C’è un nuovo queer in città.