Project Description
Domenica 23 novembre – ore 19.30
“Se si comincia un’autobiografia, bisogna andare fino in fondo» afferma Violette Leduc. L’omosessualità, l’aborto, il fatto di essere una “bastarda”: Violette Leduc affronta i tabù degli anni Cinquanta senza alcuna ipocrisia. La sua sincerità intrepida le vale l’ammirazione e il sostegno di Simone de Beauvoir e circa cinquant’anni dopo il successo di pubblico de “La bastarda”, i suoi libri seducono ancora per la loro forza e libertà. Esther Hoffenberg torna nei luoghi in cui Leduc ha vissuto e lavorato, a Parigi e a Faucon, per creare il ritratto di una scrittrice in grande anticipo sulla propria epoca.
Un inno alla libertà e alla magia della parola.
Un inno alla libertà e alla magia della parola.
“If you start writing an autobiography you have to go all the way” asserted Violette Leduc. Homosexuality, abortion, bastardness, she confronted all of the 50’s taboo topics without any hypocrisy. Her “intrepid sincerity” brought her admiration and support from Simone de Beauvoir. Almost 50 years after the public success of The Bastard, the strength of Violette Leduc’s books remains intact, as well as her original personality. Inspired by Violette’s poetic style, the film draws the portrait of a great author ahead of her time. A hymn to freedom and to the magic in words.